20.8.17

CAPITALISMO, ISIS, MAFIA, UN SOLO VOLTO: BARBARIE





L’Isis è stato armato dalla Turchia e dall' Arabia Saudita ed equipaggiato dagli Usa. Il vicepresidente Joe Biden dell'amministrazione Obama, non ebbe difficoltà tempo ad ammettere che le armi inviate ai “ribelli” anti-Assad erano state tutte offerte di più che gentile concessione alle milizie jihadiste del “califfo” Abu Bakr Al-Baghdadi, l’uomo che fu fotografato in Siria, guarda caso, in compagnia dell'allora senatore John McCain (e sia bene inteso, al netto di talune farsesche riflessioni per cui la coppia Assad-Putin venga ancora considerata da una parte del fronte cosiddetto “anti-imperialista” come la sola protezione non solo a Daesh, ma anche e soprattutto alla temuta egemonia Usa e dell’alleato fronte sunnita). 

Poi facciamo i marxisti fino in fondo, quali siamo e aggiungiamola un'altra considerazione che parrebbe una banalità: in un sistema capitalistico la classe sociale che controlla i flussi di capitale ha il potere, comanda, diventa classe dirigente. Ne consegue che quando cambia il modo con cui si conquistano e controllano grandi flussi di capitale, cambia la società e le stesse istituzioni. Il modello di accumulazione «mafioso» può essere tranquillamente considerato una variante del modo di produzione capitalistico nella fase storica in cui impenna la crescita delle produzioni di merci a «valore d’uso negativo» (droghe, armi, rifiuti tossici, racket ecc.). 

Dal momento che l’extraprofitto è legato (da punti di vista diversi ma convergenti, di Braudel, Marx e Schumpeter) a un monopolio dell’informazione e a rapporti non conseguenti tra produttori e consumatori, non è difficile realizzare quale sia l’area dell’extraprofitto nell'alterità dei mercati criminali (un esempio che renda il tutto più semplice: se un grammo di cocaina acquistato dalla ‘ndrangheta calabrese in Colombia al valore di 2 euro, sul mercato in Europa viene valutato per un valore medio di 50 euro, quale sarà il settore produttivo «legale» in grado di ottenere un tale margine di profitto? Nessuno. Tali traffici che fanno stimare il flusso annuale di capitale «illegale» per un valore che oscilla tra il 3 e l’8% del Pil mondiale, rappresentano una massa enorme di capitali in grado di condizionare il mercato capitalistico, essendo il medesimo, espressione di tale mercato). 

E le leggi del mercato ovviamente riguardano anche il sedicente Stato islamico. Gli interessi che lo rappresentano sono quelli dati dai grandi proprietari, i grandi fondi di investimento, le banche, il sistema produttivo industriale e varie entità statali. Ricordate la panzana di Libero un po' di mesi fa, per cui L'Isis non sarebbe penetrato in Italia, in quanto timoroso della Mafia a cui ne riconosceva l'autorità del controllo del territorio? Nulla di più falso. Con la mafia, Daesh pattuisce il fior fiore degli affari. 

Ottima si rivelò l'inchiesta del giornalista Domenico Quirico, pubblicata dalla Stampa, rapito in Libia nel 2013 e liberato dopo 5 mesi di detenzione. Egli descrisse minuziosamente come l'Isis, con la mafia intelaiasse un intreccio fatto di traffico d'armi, droga e di opere d'arte, servendosi di formazioni criminali come la 'ndrangheta calabrese o la criminalità russa, in grado di procurare ai miliziani armi con cui gli oggetti d'arte vengono scambiati, o quella cinese, che cura il trasporto delle merci. Si tratta di fatto di una comoda partnership. Clan camorristici ad esempio hanno offerto supporto logistico e si sono fatti garanti per il passaggio di armi e di documenti falsi. Un mosaico che si compone di terroristi e mafiosi che scambiano, nel Sud Italia, reperti archeologici trafugati in Medio Oriente e Nord Africa in cambio di munizioni. 

Quindi prima di andare alla ricerca dell'untore fuggito da un qualche conflitto che l'imperialismo transnazionale ha dichiarato e che pretende tutti noi, vittime come e quanto coloro che vogliono salvarsi la vita, ricordate che lo stragismo è il frutto avvelenato di una barbarie che vede il sistema economico che ci informa e ci opprime e (anche) la criminalità organizzata, compartecipi a che lo stato attuale delle cose ci trovi spaventati, divisi, incapaci di analisi e infine anche assassinati mentre ci conduciamo a portare a termine le nostre faticose quotidianità.

Nessun commento:

Sostieni il PCL

Sono in vendita le nuove magliette del PCl a 12 € l'una più spese di spedizione, mettiti in contatto con la nostra mail per acquistarle